peanuts-i-personaggi(1)Personaggi come Snoopy e Charlie Brown non hanno bisogno bisogno di presentazione, essi appartengono alla quella schiera di icone che hanno fatto la storia della cultura pop. Il loro creatore Charles M. Schulz nacque a Minneapolis il 26 novembre 1922 da padre tedesco e madre norvegese. Cominciò a disegnare strisce per quotidiani mentre lavorava come insegnante, ma ben presto le sue vignette ebbero tanto successo da permettere a Schulz di dedicarsi a loro a tempo pieno.

La sua carriera comincia con una serie intitolata Li’l Folks pubblicata dal St. Paul Pioneer Press, giornale locale della sua città. Schulz attrae molto presto l’attenzione della United Feature Syndicate, grande azienda distributrice di fumetti, che esprime interesse ad aggiungere la sua matita al loro ensemble di disegnatori. È il 1950 e il nome del fumetto cambia in Peanuts (per volere del giornale), termine gergale americano che tradotto letteralmente significa “noccioline”, ma che colloquialmente intende “cose di poco conto”. Mentre Li’l Folks presentava solo personaggi intercambiabili senza nome, in Peanuts si cominceranno pian piano a introdurre i personaggi che tutti conosciamo.

Per il suo protagonista, Charlie Brown, Schulz prende inspirazione dalle sue esperienze e forse è proprio per questo che si percepisce una costante malinconica nostalgia, elemento presente anche nei cartoni animati scaturiti dal fumetto, visto che il suo creatore ha sempre supervisionato e collaborato attivamente a tutte le sue trasposizioni animate tranne all’ultima, uscita l’anno scorso, supervisionata però dagli eredi.

peanuts-1Charles Schulz era molto orgoglioso dei suoi personaggi, tanto da non volere mai fare affidamento su assistenti e non lasciare che la strisce fossero continuate da qualcun altro dopo il suo ritiro per problemi di salute. Charles, come Charlie, era molto timido da bambino e aveva un cane molto intelligente, dal quale non ci si sorprende abbia preso spunto per Snoopy: è probabile che tutti i suoi personaggi siano basati su persone che ha conosciuto durante la sua vita. Chissà chi era la temibile ragazza che ispirò Lucy…

Un pubblico casuale potrebbe pensare che Peanuts sia fondamentalmente indirizzato a lettori giovanissimi, ma i temi affrontati non sono sempre frivoli infatti in uno degli episodi più toccanti e memorabili, una compagna di classe di Charlie e Linus  una mattina a scuola comincia a sentirsi poco bene e viene mandata a casa scossa da sintomi febbrili, solo dopo alcuni giorni di assenza si scopre che in realtà la bimba è affetta da leucemia. Charlie e Linus vanno a trovarla all’ospedale e lei molto coraggiosamente cerca di rassicurarli dicendogli che presto tornerà a star bene. Molte sono le tematiche toccate come il razzismo e la guerra e non manca un approfondimento sulla psicologia infantile, specie per quanto riguarda Charlie Brown e le sue insicurezze interiori.

images(1)La comicità di Schulz non si basa su gag ma sull’ironia e sulla drammatizzazione delle difficoltà che abbiamo tutti attraversato durante i nostri primi anni di vita spesso riconducibili alle divergenze con gli adulti, infatti questi sono sempre fuoricampo e rappresentati come se appartenessero ad un altro mondo. Iconica è la voce di trombone a note basse dei grandi che meglio di qualsiasi altra cosa alimenta un senso di distanza e incomprensione con i piccoli personaggi di questo universo.

Come si può non parlare anche di Snoopy, altra icona conosciutissima in tutto il mondo, forse ancor più degli altri personaggi visto che ha avuto sempre maggior spazio tra libri e cartoni diventandone un po’ il simbolo della serie. La sua intelligenza insieme al suo carattere irriverente e sognatore ne fanno uno dei personaggi più complessi e amati di sempre.

Beh, il resto del cast di questa iconica serie a fumetti è così a sua volta sfaccettato e variegato che servirebbero fiumi e fiumi di parole per comprenderlo e analizzarlo, ma l’importante è ricordare la poesia di questo scrittore, disegnatore, fumettista, osservatore che ha voluto regalarci ricordi talvolta intimi della sua vita per aiutarci a non dimenticare cosa voglia dire essere bambini.

Charles Monroe Schulz sapendo di essere ormai alla fine della sua vita, si ritirerà il 14 dicembre del 1999 e spirerà il 12 febbraio 2000 in California. Il giorno seguente alla sua scomparsa verrà pubblicata l’ultima striscia dei Peanuts, con la quale Schultz salutava, attraverso il suo alter ego Snoopy, non solo tutti i suoi amati e fedeli lettori ma anche i personaggi da lui stesso creati, in un ultimo atto d’amore e devozione.

Cari amici,

ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall’attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia “striscia” in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli…

 

Davide Frasca per MIfacciodiCultura