Per la 31esima tappa della nostra rubrica ci rechiamo nel centro storico di Modena, non lontano dal Modena Park nel quale lo scorso 1° luglio si è tenuto il concerto da record del re del rock italiano, Vasco Rossi, per parlare di uno dei più rilevanti complessi urbanistici in stile romanico presenti in Italia, nonché Patrimonio dell’umanità dal 1997.

#ArtSpecialUNESCO - La Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande a Modena
La statua della Bonissima in Piazza Grande, simbolo della città e realizzata nel XII secolo

Il sito UNESCO in questione è composto dalla Cattedrale, dalla Torre Civica e dalla piazza su cui affacciano il lato sud del Duomo ed altri importanti edifici storici della città, ovvero Piazza Grande.

I cantieri per la realizzazione del Duomo iniziarono il 9 giugno del 1099, secondo il progetto dell’architetto Lanfranco – attivo in Italia nel periodo romanico e di cui si hanno scarse notizie – e dietro la committenza di tutta la comunità modenese che, in un periodo di vacanza del vescovato, sentì l’esigenza di dotarsi di una cattedrale degna di poter accogliere le spoglie del Santo patrono, San Giminiano.

Fu così che nel 1106, alla presenza del Papa Pasquale II e della Grancontessa Matilde di Canossa (regnante a partire dal 1076 sui territori ricomprendenti le attuali regioni della Lombardia ed Emilia Romagna), le spoglie del Santo trovarono la loro collazione nella cripta all’interno della Cattedrale, almeno stando alla Relatio de innovatione acclesiae Sancti Geminiani ac de translatione eius beatissimi corporis, iscrizione conservata nel Museo del Duomo a Modena che ne racconta l’episodio.
La pianta longitudinale della Cattedrale a tre navate – alle quali corrispondono le tre absidi posizionate nel presbiterio – si caratterizza per l’assenza del transetto e per la ritmata scansione dello spazio, dettata dalle quattro campate che spezzano la continuità lungo la navata centrale, sorreggendo, allo stesso tempo, un loggiato arricchito da archi e trifore. L’apparato scultoreo, il cui artefice principale fu Wiligelmo (come testimonia l’epigrafe absidale), assume particolare importanza nella facciata esterna dell’edificio religioso. Le Storie della Genesi, nelle quattro grandi lastre, e le Figure dei Profeti, nel portale della facciata, dimostrano un attento studio nella rappresentazione dei volti, delle espressioni così come delle pose assunte dai personaggi raffigurati.

I lavori per la Torre Civica, detta anche Torre Ghirlandina, iniziarono contestualmente alla edificazione della Cattedrale. Ai primi sei piani, completati entro l’anno 1261, venne aggiunta, secondo l’idea dell’architetto Arrigo da Campione, una guglia ottagonale in puro stile gotico. Nel 1319, anno in cui la Torre fu completata, e in seguito nel 1338 furono eseguiti dei lavori di messa in sicurezza della Torre che già allora presentava una leggera pendenza nella direzione della Chiesa. All’interno troviamo una scalinata a chiocciola di più di 200 gradini che conduce prima alla Stanza dei Torresani – dalla quale nel 1938 Angelo Fortunato Formiggiani, editore della collana I classici del ridere, si gettò per manifestare il proprio dissenso alle leggi razziali – in seguito al campanile ed infine alla cuspide della Torre.

Insieme alla Cattedrale e alla Torre Civica, anche Piazza Grande a partire dal 1997 è entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità. Su questa affacciano numerosi ed importanti edifici per la comunità cittadina modenese, tra questi il Palazzo Comunale, il Palazzo dell’Arcivescovado, l’ex-palazzo di Giustizia, progettato da Giò Ponti nel 1961. In Piazza Grande è anche posizionata all’angolo del Palazzo Comunale, incrocio via Castellaro, la statua della Bonissima, simbolo della città. La scultura raffigurante una donna semplice, con i capelli raccolti da una treccia e un panneggio non ricercato, fu realizzata con molta probabilità contestualmente alle metope del Duomo con cui condividerebbe una certa somiglianza e rappresenterebbe la personificazione della Bona Esma, cioè dell’onestà nei commerci, anche se per alcuni ritrarrebbe la Grancontessa Matilde di Canossa.

Piazza Grande in Modena con la Cattedrale, la Torre Civica e gli altri edifici della vita politica della città

Secondo il I criterio adottato dall’UNESCO per la valutazione di questo sito, «la Cattedrale di Modena e la Torre, con le straordinarie sculture e l’originale struttura architettonica, sono un capolavoro del genio creatore umano, grazie all’attività congiunta di due straordinari artisti, Lanfranco e Wiligelmo». Mentre stando al IV criterio «il complesso monumentale costituito dalla Cattedrale, dalla Torre Civica e dalla piazza offre un esempio di sviluppo urbano strettamente collegato ai valori della vita civica, specialmente nelle relazioni che esso rivela tra l’economia, la religione e la vita politica e sociale della città».

La città di Modena con i suoi due poli, quello religioso (il Duomo e la Torre Civica) da una parte e quello politico (Palazzo Comunale ed ex Palazzo di Giustizia) dall’altra, inseriti nell’unico e omogeneo contesto di Piazza Grande, rappresenta dunque un affascinante connubio tra le strutture di epoca romanica, gotica e rinascimentale e gli interventi che, in epoca moderna e contemporanea, si sono resi necessari per un efficace sviluppo di questo snodo urbanistico.

Azzurra Baggieri per MIfacciodiCultura