Nella primavera del 2019 erano circolate le prime indiscrezioni sulla realizzazione di un progetto cinematografico dedicato alla figura di Seneca, uomo politico, filosofo e tragediografo romano di origine cordovese (Cordoba, 4 a.C. – Roma, 65 d.C.). Non era poi più uscita alcuna notizia, finché in questi giorni sono state diffuse le prime foto di John Malkovich nei panni di Seneca.
L’attore statunitense infatti interpreterà il filosofo nel film Seneca – über die Geburt von Erdbeben, una coproduzione tra Germania e Marocco, con la regia di Robert Schwentke, in uscita a fine 2022. In italiano, potremmo tradurre il titolo come Seneca – sulla nascita dei terremoti; se il film sarà distribuito anche in Italia, occorrerà però verificare quale sarà il titolo definitivo, e in che lingua: sarà tradotto in italiano, in inglese (per ora circola la versione: Seneca – On The Creation Of Earthquakes) oppure sarà, semplicemente, Seneca? Si tratta del primo film interamente dedicato al filosofo, dopo che, nel Novecento, era apparso come personaggio secondario nel colossal Quo Vadis?(1951, regia di Mervyn LeRoy), interpretato da Nicholas Hannen, e anche nel film italiano di assai minori pretese e d’intento parodistico Mio figlio Nerone (1956, regia di Steno, alias Stefano Vanzina), interpretato da Vittorio De Sica, con Alberto Sordi nei panni di Nerone.

Da cosa deriva il rinnovato interesse del cinema verso la figura del filosofo vissuto nel primo secolo dopo Cristo? Secondo il regista Schwentke, l’interesse principale risiede nel conflitto tra cultura e barbarie che la vicenda storica e umana di Seneca esemplifica. Seneca infatti è celebre, oltre che per gli scritti filosofici e le tragedie, anche per il rapporto difficile che ebbe con l’imperatore Nerone, di cui fu mentore per molti anni e per decisione del quale alla fine morì: sarà proprio questo il focus principale del film. Attraverso il contrasto tra Seneca e Nerone, Schwentke intende raccontare la parabola dei regimi totalitari, e il ruolo che in essi hanno le figure di cultura, che non possono – o non vogliono? – prevenire la catastrofe socio-politica. Il film infatti non intende affatto essere un’agiografia di Seneca, bensì la rappresentazione del suo ruolo ambiguo alla corte del tiranno Nerone: com’è possibile che l’allievo di un raffinatissimo filosofo divenne, da adulto, un princeps spietato e senza scrupoli? Qual è la responsabilità del maestro e consigliere Seneca nella degenerazione di un governo a cui aveva preso parte per tanti anni, nel frattempo accumulando un’ingente quantità di ricchezze personali? La dottrina stoica che Seneca aveva abbracciato, infatti, strideva con l’abbondanza in cui viveva, di cui parlano gli storici Tacito e Cassio Dione. In ogni caso, Seneca, pur avendo ricevuto molti benefici economici nel periodo del suo impegno politico, fu una delle prime vittime della furia di Nerone, che, sospettandolo di congiura, nel 65 d.C. lo costrinse al suicidio.

Date le premesse, questo film potrà costituire un’attuale e accattivante riflessione sulle dinamiche del potere, sulle sue declinazioni e sui pericoli – anche subdoli – che comporta. Sarà inoltre, se fedele alle fonti storico-letterarie, una buona occasione per ridare spessore alla figura di Seneca presso il grande pubblico.

IL TITOLO. Nel titolo tedesco originale si fa menzione dei terremoti: Seneca infatti tratta questo fenomeno naturale, indagandone tipologie e cause, nel sesto libro delle Naturales quaestiones. Dato il tema del film, tuttavia, con ‘terremoti’ ci si potrebbe metaforicamente riferire ai rivolgimenti storici e di potere.

IL REGISTA. Robert Schwentke, classe 1968, è un regista stoccardese, i cui lavori più famosi sono probabilmente Un amore all’improvviso (2009) e Red (2010). Si è già occupato di totalitarismo e dinamiche del potere in Der Hauptmann (2017), che narra i crimini commessi negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale dal soldato tedesco Willi Herold.

LA LOCATION. Per questo film, la Roma imperiale è stata ricreata in un set presso Ouarzazate in Marocco, dove furono girati altri celebri film quali Lawrence d’Arabia (1962, regia di David Lean), Il tè nel deserto (1990, regia di Bernardo Bertolucci e, anche qui, John Malkovich nel ruolo di protagonista) e La passione di Cristo (2004, regia di Mel Gibson).

BIBLIOGRAFIA:

comunicato ufficiale del film: https://www.filmgalerie451.de/de/filme/seneca-ueber-die-geburt-von-erdbeben

articolo su Screen Daily: https://www.screendaily.com/news/john-malkovich-to-star-as-roman-philosopher-seneca-exclusive-/5138069.article

articolo su Cordopolis: https://cordopolis.eldiario.es/cultura/john-malkovich-seneca-primeras-imagenes-actor-filosofo-cordobes_130_8667915.html

alcune immagini dal backstage del film (video): https://www.youtube.com/watch?v=7XncUUXEAwc&t=8s

Arianna Capirossi per MifacciodiCultura