L’intero senso è un tuffo nel nucleo caldo di un’esistenza emotiva paradigmatica. Sentimenti spesso scomodi, rincorrono una lista che va dalla tristezza al dolore, e pullula – a tratti – di gioia, amore e felicità, nei versi della poetessa Rossella Tempesta. Questa sua nuova pubblicazione ha le sembianze di un leopardiano zibaldone, in cui si abbracciano due destinatari di un dono.

Accanto all’innegabile proposito di dedicare una raccolta di componimenti ai suoi lettori, la poetessa Tempesta dedica il libro alla sua stessa propulsione creatrice, raccogliendo i frutti del suo andare poetico e non a caso, quindi, ripercorrendo la sua attività di scrittura dal passato, con poesie riproposte, a quella odierna.

Va da sé, dunque, che il titolo scelto – L’intero senso – riconduca ad una “missione” poetica stessa: riannodare un filo lungo anni di riflessioni, che potremmo osar dire va da quella bambina che sta alla vita come ad un cielo buio e stellato, ovvero in attesa che si disveli il segreto, a quella donna, madre, che ritrova nei suoi figli Francesco, Salvatore, Sofia l’intero senso.

Sofia

batte le ciglia

e il mondo cede.

Salvatore

ride con gli occhi

e il cuore crede.

Francesco

con uno sguardo azzurro

indaga il senso.

Chiede.

E’ una poetica che non ha esclusivamente a che vedere con la produzione editoriale – seppur lunga circa vent’anni – essa va ben oltre Non è un caso che abbia citato Rossella/bambina, perchè è chiara un’emotività le cui radici vanno ben oltre la produzione nota è piuttosto un pensiero che germoglia, cresce e si espande, tanto da avvolgere i luoghi e le persone della Poetessa.

C’è tanta Puglia, un tributo d’amore a Napoli ( con la sezione Paesaggi d’amore) – luoghi della sua infanzia -, ma ci sono tante città il cui passo ha toccato. E poi c’è un lavoro culminate come “Sto alla vita” : come una bambina; come un filare di pioppi; come un uilvo; come un salice; come un eucalipto. E poi di nuovo, come un salice.

Protende al cielo, Rossella Tempesta, rimane radicata a terra, intrecciata su se stessa; rimane piangente ed è naturale che dopo tutto questo le sue parole trovino forma in una parentesi di Inequilibrio. E’ solo “oscillando” tra di sé, rinviando la mente ed il cuore da un pensiero ad un altro, come da un sentimento all’altro, che rinsalda la Poetessa rinsalda e sta.

Così – ne “L’intero senso” – racconta e si racconta fino ad avere l’impressione di un “testamento” letterario, ma – per l’appunto – è solo un’impressione, perchè – evidentemente consapevole del cerchio tracciato, ecco che la Tempesta apre un varco e lo chiama “Futuro”.

Facciamo un patto

Mente Mia

ascolta quello che pulsa il cuore

senti e non sentenziare.

Facciamo un patto

Cuore mio

ascolta la Mente

abbine compassione,

ma continua a battere tu

il mio ritmo.

A battere e levare.

Un fiore all’occhiello di questa edizione è la prefazione del filosofo e poeta Carlo Di Legge, il quale intitola la sua introduzione alla lettura “La metafisica di Rossella Tempesta”.

Antonia De Francesco per MIfacciodiCultura