Quante volte vi è capitato di curare le ferite del vostro cuore ricorrendo all’arte? L’arte, da sempre, ha un effetto salvifico per l’essere umano. Grazie ad essa è possibile guardare al dolore da un’altra prospettiva, è possibile riparare un cuore in corto circuito da un amore non corrisposto e tra le tante cose, grazie all’arte è possibile rivalutare e riqualificare l’assetto urbanistico. L’artista francese Ememen fa proprio questo: attraverso la propria arte cura le crepe delle città.

Il lavoro dell’artista Ememem è partito dal 2016, dalla città di Lione dove ha realizzato le sue prime opere. Passando poi per Parigi, Barcellona, Madrid e Oslo è arrivato anche in città italiane come Milano, Genova, Torino e Firenze a riqualificare le strade attraverso la propria street art. Ma chi è Ememem? La sua identità, come quella dell’artista Banksy, al momento rimane un mistero. Di lui sappiamo solo che con molta probabilità è di origini francesi, di tutto il resto conosciamo “solo” la sua arte.

Flacking è la tecnica utilizzata da Ememen che consiste nell’inserimento di mattonelle di ceramica variopinta in tutte quelle parti delle città, delle strade, che presentano crepe o buche. Attraverso questa tecnica, molti dei difetti urbanistici vengono sanati, regalando alle strade e ai muri delle città dei colori e un’identità mai avuta prima. Il flacking ricorda molto la pratica giapponese nota come Kintsugi, ovvero quella pratica tipicamente orientale che consiste nel riparare vasi e cocci rotti attraverso una miscela di oro fuso. Questi oggetti, che fino ad un secondo prima erano considerati “da buttare”, in questo modo assumono un valore differente, si potrebbe dire che da quel momento assumono un valore.

Pensandoci è proprio così. Spesso non è il valore in sé di un oggetto a significare, ma è proprio il tempo che si impiega nell’aggiustarlo, nel non gettarlo, nel dargli una seconda possibilità che gli attribuisce un vero valore, un valore che significa da sé. È ciò che accade con tutto nella nostra vita. Il valore di qualcuno, quanto questo significa per noi, lo dimostriamo con il tempo che gli dedichiamo, con l’attenzione, la comprensione che siamo disposti a regalargli.

Ememem, con la sua particolare street art fa proprio questo sulle strade di città. Dedica il suo tempo, la sua creatività a ridare vita a qualcosa che fino a un secondo prima definivamo “rotto”, o meglio ancora “brutto”.

La meraviglia è ovunque, ma non tutti hanno la forza e la pazienza giusta per rendersene conto. Questo artista riesce invece a trovare, in una crepa, la possibilità di far emergere bellezza, perché in fondo spesso è solo una questione di prospettiva. L’arte aiuta proprio in un cambiamento di prospettiva, offre a tutti la possibilità di aprire gli occhi e non fermarsi all’apparenza, ma ricercare, nel visibile, quella virgola che lo rende unico nel suo genere.

È proprio questa unicità che si ritrova in tutte le opere di Ememem, ogni pezzo che crea, per le strade o sui muri delle città, sono unici, nessuno è mai uguale all’altro. Lì dove prima c’era una buca, possiamo trovare maioliche di vario colore e varie forme, tutte con l’obiettivo di riqualificare la città e offrire a chiunque la possibilità di allenare l’occhio – e la mente – a guardare diversamente, sotto una prospettiva diversa, una prospettiva colorata che solo l’arte riesce ad offrire.

Attraverso queste installazioni, oltre a riqualificare zone e città, si riesce a venire incontro, sanando, ad uno dei problemi più sentiti, proprio quello delle buche stradali. Sono moltissime le segnalazioni che avvengono presso le amministrazioni comunali per segnalare la pericolosità di queste buche, che giornalmente provocano danni.

L’arte di Ememem, in questo senso, potrebbe rappresentare una valida soluzione, creativa, che porterebbe non solo colore alle città, ma anche sicurezza.

È impossibile non rendersi conto del potere dell’arte, in questo caso anche un potere pratico perché attraverso la realizzazione di questi mosaici a cielo aperto, c’è una possibile soluzione al problema del manto stradale. Una soluzione colorata che può solo portare bellezza lì dove il tempo e l’essere umano ha generato crepe, c’è una possibilità di ricominciare a creare bellezza e imparare insieme a cercarla, e a trovarla, ovunque.

Vanessa Romani per ArtSpecialDay