Sarà La nave di Teseo a pubblicare A proposito di niente, il nuovo libro di Woody Allen. In uscita nelle librerie il 9 aprile, è già un caso editoriale, se non altro perchè il titolo è emblematico del suo contenuto: racconta un’intera vita, una di quelle che nel bene e nel male è stata al centro del palcoscenico. Con una gran dose d’ironia, necessaria per sopravvivere in un mondo le cui coordinate fingono di essere fisse ma, come insegna Franz Kafka, non sono che rappresentazioni illusorie di finta perfezione. C’è da pensare che Apropos of nothing prenda le fila dagli esordi nel mondo del cinema, con le prime pellicole ancora in bianco e nero (come bianca e nera è la copertina del libro) e che si dirigano verso i successi e le accuse più recenti. Occorre precisare che gli scandali indetti da Mia Farrow, e seguite dal #MeToo, nel caso di Allen non hanno mai trovato prove. Questo libro è la rivincita delle risposte dirette di chi, nel bene e nel male, ha sempre visto le sue dichiarazioni filtrate dai media.

In A propos of nothing, la verità è quella di Woody Allen, senza censure: è auspicabile che il regista risponda ad Amazon (che aveva boicottato l’uscita dell’ultimo film Un giorno di pioggia a New York, dove anche alcuni protagonisti tra cui Timothèe Chalamet avevano rifiutato il cachet del film a seguito degli scandali esplosi- senza prove-). Qualunque sia il contenuto del libro, Elisabetta Sgarbi de La nave di Teseo, commenta con queste parole:

«Sono felice e onorata che Woody Allen abbia scelto La Nave di Teseo per pubblicare la sua autobiografia, che attendevamo da molti anni» (Elisabetta Sgarbi)

E mentre proprio La nave di Teseo sblocca la situazione decidendo di lanciare Allen nelle librerie italiane, proprio la stessa casa editrice che diretta da Umberto Eco aveva deciso di far approdare Allen in Italia con i suoi primi romanzi, anche altri paesi scelgono di farlo. Uno dopo l’altro, anche Francia, Spagna, Germania e Canada trovano editori disposti a pubblicare Apropos of nothing, e perfino negli Stati Unito si trova un editore disposto a diffondere l’autobiografia tanto contestata ancor prima di uscire: si tratta di Grand Central Publishing. Curiosamente, si tratta proprio della casa editrice che sponsorizzò i libri del figlio di Mia Farrow, il quale dichiarò guerra a Woody Allen e cercò di distruggerlo a livello mediatico.

Comunque vada, è doveroso ricordarsi che prima di condannare chiunque si dovrebbe ascoltare quanto ha da dire, senza affidarsi ai cliché moralistici (giusti, quando legittimati da prove). Inoltre, Apropos of nothing sarà utile per ascolatre un gran racconto: quello di un regista che sta facendo della sua vita una grande opera d’arte, che forse Allen definirebbe più un “melodramma esistenziale”, ma comunque un gran melodramma che verrà ricordato per sempre. A differenza di altri, che si spengono da loro.

 

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