Let’s Bake ART, cucina a regola d’arte

Pierre-Auguste_Renoir_-_Luncheon_of_the_Boating_Party_-_Google_Art_Project (1)
Pierre-Auguste Renoir, La colazione dei canottieri (1880-1882)

Se vi è capitato di chiedervi quali mai potessero essere le ricette culinarie preferite dei grandi nomi del mondo dell’arte, Let’s Bake Art fa al caso vostro. Scritto dalla giornalista Mariapia Bruno, questo libro riunisce 79 ricette originali che ripropongono i piatti preferiti dai grandi artisti.

Da Monet a Picasso, da Cezanne a Dalì, da Frida Kahlo a Guttuso, fino ad arrivare ai contemporanei Christo, Steve McCurry e molti altri ancora. La lista di ricette è lunga e parte dagli antipasti, passando da primi e secondi fino a giungere infine ai dolci. Si va da semplici paté da realizzare al microonde, come insegna il fotografo e regista statunitense Man Ray, al complicato Timbale Elysées Lasserre dell’eccentrico Salvador Dalí.

L'assenzio, Degas (1)
Edgar Degas, L’assenzio (1875–1876)

L’idea nasce quando Mariapia Bruno si imbatte in un curioso libricino scritto dal pittore Claude Monet, in cui l’artista raccoglieva le ricette della sua famiglia. Da qui la curiosità di scoprire quali siano le abitudini in cucina dei grandi maestri. Una curiosità facile da soddisfare, dal momento che il connubio arte e cucina è da sempre tra quelli più gettonati.

I fiamminghi del Seicento spesso ritraevano i cibi, dipingendoli con maestria e ricchezza di dettagli, e grazie a quello che importavano le colonie olandesi ebbero modo di riempire i quadri di cibo esotico, proveniente dalle Indie. Nell’Ottocento gli Impressionisti assegnano al cibo un ruolo importante, dipingendo raffinati pic-nic all’aperto, come Le déjeuner des canotiers di Renoir, o ponendo al centro della tela una bevanda: tra tutte, L’assenzio di Degas.

Il cibo sembra essere un passaggio obbligato soprattutto per gli artisti del Novecento, in modo particolare per gli esponenti delle avanguardie con le ricette futuriste di Filippo Tommaso Marinetti. Uno dei dipinti più celebri del surrealista Dalí, La persistenza della memoria (meglio noto come Gli orologi molli), avrebbe avuto origine proprio da una casuale fantasia gastronomica sul formaggio che si scioglie al sole, per l’esattezza il camembert.

Gli orologi molli, Salvador Dalì (1)
Salvador Dalí, La persistenza della memoria (1931)

In Let’s Bake ART Mariapia Bruno non si limita a trascrivere le ricette individuate, ma le reinterpreta in chiave contemporanea per adattarle al gusto dei suoi lettori, per poi realizzarle e fotografarle. Inoltre sono diversi gli artisti, anche molto giovani, che hanno contribuito alla realizzazione del libro con una loro ricetta. Tra di loro Paolo Maggis che propone ricette biologiche, Giovanni Scifo con un piatto realizzato usando i prodotti di Libera Terra, e Luisa Menazzi Moretti, con un’insalata Kosher.

Let’s Bake ART era stato auto pubblicato lo scorso anno e aveva riscosso un buon successo. Ora, in occasione del suo primo “compleanno”, il libro di Mariapia Bruno è disponibile oltre che sul blog dell’autrice anche in versione inglese e per Kindle, in vendita nei circuiti Feltrinelli.

Alessia Sanzogni per MIfacciodiCultura