Ci sono tante piccole storie che fanno il giro del mondo. Una di queste ha come protagonista Margaret McCollum, divenuta famosa per una stazione metropolitana che si trova a Londra. La stazione in questione è Embankment, ma che avrà poi di così speciale? La risposta è Mind the gap, quel monito che avverte di fare attenzione al piccolo spazio tra la banchina e il treno.

Ma andiamo per ordine.

Da giovane, Margaret McCollum conobbe un artista di nome Oswald Laurence, si sposarono e vissero per diverso tempo felici. Fino al 2003, anno in cui lui morì. Da allora, Margaret ha dovuto fare i conti con l’asfissiante compagnia dell’assenza ma, a differenza di quanto accada a chiunque altro perda qualcuno di caro, oltre alle fotografie e ai ricordi, lei ha avuto di più: alla stazione metropolitana di Embankment, giusto sotto casa, ha potuto ascoltare la voce di Oswald. Anni prima, infatti, egli aveva registrato l’annuncio Mind the gap per tutta la Northern Line, scrupolosamente e scandendo le parole con una calma che oggi non esiste più. E così, mattina dopo mattina, un appuntamento fisso ha consentito a Margaret di ricevere un abbraccio sonoro immaginario, che l’attendeva con la potenza di un ricordo, quasi un sogno lucido, appena scese le scale.

Poi però, in una fredda mattina di novembre, più nulla: una nuova voce, metallica e fredda, sterile di emozioni, aveva sostituito il timbro vivace di Oswald.

“Dov’è finita la voce?”

“La voce? Quale voce?”
“La voce, quella che pronuncia Mind the gap!”

“Signora, è stata sostituita da una automatizzata. Sa come vanno queste cose… Nuovi sistemi digitali, nuove voci, più varietà”

“Sì ma… quella voce era mio marito”.

So che può sembrare ridicolo ma erano 12 anni che sentivo la sua voce e poi all’improvviso più nulla! Ero devastata, sotto shock (Margaret McCollum)

Dopo essere tornata a casa, Margaret ha contattato la Transport for London, chiedendo almeno di poter avere una cassetta per risentire la traccia. Ma il direttore, commosso dalla richiesta, non solo le ha fatto pervenire la registrazione ma ha anche deciso di ripristinare l’annuncio. E così oggi a Londra, o meglio a Embankment perchè nelle altre 11 reti dell’immensa tube tutto è automatizzato, è possibile sentire ancora una voce autentica, che testimonia quanto il gap effettivo tra il presente e il passato, la realtà e i ricordi, non sia che una labile sfumatura di passaggio. Ricordiamocelo, quando pensiamo di aver perso qualcuno.

 Oswald sarebbe commosso da tutta questa grande attenzione nei suoi confronti e per me sarà il modo migliore per ricordarlo. Sapere di potere andare lì e ascoltare ancora la sua voce mi è di grande conforto. Lui non è mai andato via dalla mia testa e dal mio cuore (Margaret McCollum)

Isabella Garanzini per MiFacciodiCultura